martedì 11 maggio 2010
Escort sitter
E’ sempre un piacere ascoltare la collega S, alla macchinetta del caffè; è sempre sorprendente e coinvolgente, nei suoi racconti un po’ folli e un po’ naif.
Ieri ricordava i vecchi tempi, quando, disoccupata, per cercare lavoro usava pubblicare annunci su giornali locali. Tutto accadeva molto lentamente, il telefono languiva, non si può dire che il sistema garantisse la pagnotta.
Con una sola eccezione, la settimana in cui il telefono di casa sua diventò bollente, e la madre, resasi centralinista in assenza della figlia, cercava di promuoverla come poteva, tenendo viva l’attenzione dei potenziali fruitori. S. gioiva, chiedendosi da cosa dipendesse questo improvviso interesse. E lo scoprì grazie a un signore gentile, che dopo numerosi tentativi in cui la madre garantiva la professionalità della figlia, riuscì a parlare direttamente con S, chiedendole se gradisse accompagnarsi a lui la domenica sera.
S. mise giù la cornetta di scatto, e poi, presa dal panico, corse a riguardare il suo annuncio, nel quale aveva cercato per una volta di ampliare il numero di fruitori offrendosi anche per compagnia ad anziani non autosufficienti:
Giovane disoccupata offresi come baby sitter e eventuale accompagnatrice.
Ridiamo tutti. S. ammette che l’annuncio era involontariamente ambiguo, e viene subito corretta dal collega G., che ribatte che di ambiguo non c’è proprio niente.
Ma ora non posso fare a meno di chiedermi che tipi siano, le decine di uomini che adocchiano un annuncio come questo, al di fuori degli spazi riservati alle centinaia di massaggiatrici che infestano settimanalmente ogni bacheca, e si fregano le mani compiaciuti. Pensando a cosa?
Al solo suono della parola, che muove barbari istinti irrefrenabili?
Al travestimento da bebè per un gioco erotico?
Ai due piccioni con una fava, prima con me e poi gioca coi figli che vado al cine?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Senti, una mia amica anni fa decise di subaffittarsi casa ad Amsterdam nei due mesi che portava i figli dalla nonna in Romagna e mise un annuncio e cominicarono anche a lei ad arrivare telefonate strane finché non si accorse che le avevano pubblicato un refuso:
"Affittasi ad Amsterdam vista anale" invece di vista canale e poi le toccò attaccarsi al telefono "io vi denuncioooo"con quelli del giornalino.
Capita, che ti devo dire.
Posta un commento