Ora non mi sembrano più una cosa fighissima: nauseata per lunghi mesi, incapace di abituarmi all'alterazione che provocano nelle meningi quando li inforchi le prime volte; preda di giramenti di testa quando mi alzo con decisione, dimentica dell'orpello, e pretendo di camminare con le lenti che userei per leggere lo smartphone; costretta ad abbassarli sul naso quando qualcuno mi parla, distogliendomi dalla lettura, finendo per assomigliare alla regina Grimilde quando è in down e cerca di smerciare mele.
E poi accade anche questo. Provata dalla giornata, mi siedo alla scrivania e li metto sospirando, perché del testo davanti a me vedo tanti trattini neri, un po' come un trapper che legge uno spartito. Però non accade niente. Trattini nebbiosi.
La mente percorre ogni possibilità: oddio, devo cambiare di nuovo occhiali; oddio sono così sfinita? Oddio sto diventando cieca. Salvo una, che temo rilevante: sono gli occhiali da sole.
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