............Un fondamentale diritto di libertà del lettore sancito da Pennac mi ispira nel lasciare traccia delle pagine che leggo e di quelle che vivo. Entrambe se ne vanno via troppo in fretta.
lunedì 29 marzo 2010
E ora: Novecento
Abbiate pazienza, non potevo abbandonare il mio sondaggio sull'Ottocento senza un confronto con il secolo scorso..via ai giochi!
Questo sondaggio, confesso, che mi terrorizza. Fintantochè la storia ha avuto tempo di filtrare le cose meno rilevanti, e a noi è giunto solo il meglio, è fale giudicare. Anzi, più che facile divertente. Un po' come scegliere la miglior torta tra le opere dei migliori pasticceri. ma ad oggi il novecento è più che mai vivo, con le sue opere di genialità e le sue porcate. Troppo facile guardare Pirandello, e dimenticare Moccia...
E' vero, il rischio è molto più alto, mio padre la pensa proprio così e legge quasi esclusivamente ciò che si salva dal setaccio del tempo...forse il risultato sarà molto più emotivo: un po' come con la canzone preferita. Mi piace tantissimo il vecchio jazz, amore di derivazione paterna, ma la canzone che mi emoziona di più è una della mia adolescenza, perchè forse le orecchie con cui si ascolta musica in quel periodo sono tutt'altre orecchie da quelle razionali che poi ti accompagnano nella vita. Poi, a pensarci, Moccia è più del 21° secolo, e ci siamo liberati almeno di lui!
Già. Libero da questo peso ho scaricato il mio voto.
A riprova di quanto detto or ora, lo sai che su un sondaggio della rai per nominare il più grande personaggio italiano di tutti i tempi ha vinto la Pausini? Liberamente eletta. E io che avrei pensato al mio eroe immortale, all'uomo che tutt'oggi capeggia in Campo dei Fiori. Sono proprio fuori dal tempo, come i professori cantati in Vertigo Blu da Morgan. Non è neanche entrato in classifica, il mio Giordano Bruno. E a ben pensarci forse troppo pochi sanno chi è? Colpa mia ammirare certa gente? Di questi tempi, poi...
Io propongo di fare come per la storia, dove moderna finisce alla seconda guerra mondiale e poi comincia il contemporaneo: forte di questa mia convinzione voto decisamente america latina. Per la contemporanea aspetto proposte&sondaggi, ma il primo che mi nomina Moccia lo riempio di spam..
Moderni o post/moderni, contemporanei o coevi, comunque post 1900, attualmente sto alternando un autore nostrano, originario dello stesso posto di una nota conoscenza ( Avoledo) ad uno di oltre oceano del quale il primo è un ammiratore ed a cui, tra altri, si ispira (Vonnegut) A me piacciono entrambi, molto fantasiosi (cultori di fantascienza) e il nostrano (nema profeta in patria?) addirittura con la marcia in più (per quello che ho letto finora) costituita da una dose di esilaranza ancor più notevole dell’altro (che peraltro non ne è privo) Il gioco delle circostanze, la frequentazione di questo blog mi ha poi fatto imbattere un una autrice che non conoscevo e che si è inserita in questo periodo tra i due che appena citato. Ero a fare la mensile incetta di libri in una delle due biblioteche che frequento quando mi è venuta in testa la Alice Munro. Così come mi è capitato con Wodehause ho dovuto velocemente scegliere uno tra i libri disponibili sullo scaffale, non ricordando quello che ora posso vedere qui di lato ( nemico, amico, amante) e quindi ho portato a casa “Il percorso dell’amore “, il titolo mi ispirava. Con una certa impazienza l’ho iniziato ma devo dire che, non essendomi preventivamente preparato alla struttura del libro, non avendo cioè capito che si trattava di una raccolta di brevi racconti, quando avevo iniziato ad “ambientarmi” ad immedesimarmi nella trama del primo, a entrare nell’io dei personaggi, mi sono appunto accorto che era già ora di passare ad altro. Per ora quindi sospendo il mio giudizio che però per onestà, forse anche a causa della brevità e quindi sulla quasi inevitabile “superficialità”, non mi dà la sensazione che potrò entusiasmarmene. Per concludere, a conferma della casualità degli eventi della vita (perlomeno letterariamente parlando) di ciascuno, questo blog in questo periodo ha modificato il mio approccio facendomi assaporare la gioia della narrativa che avevo sempre sacrificato sull’altare della saggistica.
Ne sono estremamente felice!! Quanto alla Munro, vedo che l'effetto, per te, è stato identico al mio, se leggi qualche post fa lo troverai. E' dura aver feeling col racconto...
"Si legge non tanto per imparare, allora, nè in fondo per essere intrattenuti in modo intelligente: lo si fa per lasciare che quella prosa scorra su certe personali stanchezze, o sconfitte, o disfatte, e ne lenisca il bruciore, sciacquando via lo sporco della ferita. Così si legge per il puro piacere della lettura - e per salvarsi". Alessandro Baricco
La verità, in sostanza, è che per quanto concerne la lettura quello che cambia sono solo gli strumenti. L’atto di tradurre in parole le nostre emozioni più profonde e le nostre paure più segrete, di soccorrere l’esperienza, di rendere presente il parlante che non è lì e neppure ci parla, è rimasto immutabile dai tempi dei primi lettori in sumero. Alberto Manguel
La letteratura può spiegarvi cos'è la vita, ma non vi spiegherà mai come si fa a uscirne. Katagiri Roshi
La scienza trova la verità, va bene, ma devi ammettere che la letteratura aiuta a sopportarla. Marco Malvaldi
Scrivo, così capisco quello che penso. Flannery O' Connor
Ciascuno di voi ha soltanto una storia. Scriverete la vostra unica storia in molti modi diversi. Non state mai a preoccuparvi, per la storia. Tanto ne avete una sola. Elizabeth Strout
Quando l'artista ha esaurito i suoi materiali, quando la sua fantasia non dipinge più, la mente non concepisce più pensieri, e i libri gli sono di noia - gli rimane sempre una risorsa, vivere. Ralph Waldo Emerson
Il non leggente oggi non ha attenuanti, c’è immensa offerta a basso costo. Il non leggente si danneggia da solo, mettendo il lettore assiduo in una posizione di vantaggio per uso di linguaggio e per miglioramento del suo sistema immunitario contro le falsificazioni. Rimedio è informare il cittadino non leggente della sua condizione di vulnerabilità civile. Erri de Luca
Quando si diventa adulti, e famiglia, è impegnativo e affascinante tentare di abitare comodamente questo nuovo sè lasciando intatto il nocciolo che da qualche parte rimane a definirci. Il mio ha bisogno di nutrimento costante: nella musica, nella cucina, nelle strade del mondo e nella lettura, per concorrere a comporre una vita degna.
7 commenti:
Questo sondaggio, confesso, che mi terrorizza.
Fintantochè la storia ha avuto tempo di filtrare le cose meno rilevanti, e a noi è giunto solo il meglio, è fale giudicare. Anzi, più che facile divertente. Un po' come scegliere la miglior torta tra le opere dei migliori pasticceri.
ma ad oggi il novecento è più che mai vivo, con le sue opere di genialità e le sue porcate. Troppo facile guardare Pirandello, e dimenticare Moccia...
E' vero, il rischio è molto più alto, mio padre la pensa proprio così e legge quasi esclusivamente ciò che si salva dal setaccio del tempo...forse il risultato sarà molto più emotivo: un po' come con la canzone preferita. Mi piace tantissimo il vecchio jazz, amore di derivazione paterna, ma la canzone che mi emoziona di più è una della mia adolescenza, perchè forse le orecchie con cui si ascolta musica in quel periodo sono tutt'altre orecchie da quelle razionali che poi ti accompagnano nella vita. Poi, a pensarci, Moccia è più del 21° secolo, e ci siamo liberati almeno di lui!
Già. Libero da questo peso ho scaricato il mio voto.
A riprova di quanto detto or ora, lo sai che su un sondaggio della rai per nominare il più grande personaggio italiano di tutti i tempi ha vinto la Pausini?
Liberamente eletta.
E io che avrei pensato al mio eroe immortale, all'uomo che tutt'oggi capeggia in Campo dei Fiori.
Sono proprio fuori dal tempo, come i professori cantati in Vertigo Blu da Morgan.
Non è neanche entrato in classifica, il mio Giordano Bruno.
E a ben pensarci forse troppo pochi sanno chi è? Colpa mia ammirare certa gente? Di questi tempi, poi...
Anche tu, cosa speri? Oggi come oggi Bruno fa da sgabello di turisti affranti dalla troppa Roma...Però lui c'ha la statua, la Pausini no (ancora?)
Io propongo di fare come per la storia, dove moderna finisce alla seconda guerra mondiale e poi comincia il contemporaneo: forte di questa mia convinzione voto decisamente america latina.
Per la contemporanea aspetto proposte&sondaggi, ma il primo che mi nomina Moccia lo riempio di spam..
Moderni o post/moderni, contemporanei o coevi, comunque post 1900, attualmente sto alternando un autore nostrano, originario dello stesso posto di una nota conoscenza ( Avoledo) ad uno di oltre oceano del quale il primo è un ammiratore ed a cui, tra altri, si ispira (Vonnegut)
A me piacciono entrambi, molto fantasiosi (cultori di fantascienza) e il nostrano (nema profeta in patria?) addirittura con la marcia in più (per quello che ho letto finora) costituita da una dose di esilaranza ancor più notevole dell’altro (che peraltro non ne è privo)
Il gioco delle circostanze, la frequentazione di questo blog mi ha poi fatto imbattere un una autrice che non conoscevo e che si è inserita in questo periodo tra i due che appena citato. Ero a fare la mensile incetta di libri in una delle due biblioteche che frequento quando mi è venuta in testa la Alice Munro. Così come mi è capitato con Wodehause ho dovuto velocemente scegliere uno tra i libri disponibili sullo scaffale, non ricordando quello che ora posso vedere qui di lato ( nemico, amico, amante) e quindi ho portato a casa “Il percorso dell’amore “, il titolo mi ispirava.
Con una certa impazienza l’ho iniziato ma devo dire che, non essendomi preventivamente preparato alla struttura del libro, non avendo cioè capito che si trattava di una raccolta di brevi racconti, quando avevo iniziato ad “ambientarmi” ad immedesimarmi nella trama del primo, a entrare nell’io dei personaggi, mi sono appunto accorto che era già ora di passare ad altro.
Per ora quindi sospendo il mio giudizio che però per onestà, forse anche a causa della brevità e quindi sulla quasi inevitabile “superficialità”, non mi dà la sensazione che potrò entusiasmarmene.
Per concludere, a conferma della casualità degli eventi della vita (perlomeno letterariamente parlando) di ciascuno, questo blog in questo periodo ha modificato il mio approccio facendomi assaporare la gioia della narrativa che avevo sempre sacrificato sull’altare della saggistica.
Ne sono estremamente felice!!
Quanto alla Munro, vedo che l'effetto, per te, è stato identico al mio, se leggi qualche post fa lo troverai. E' dura aver feeling col racconto...
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