Non ricordo di aver mai potuto assistere a discorsi o comizi senza che i microfoni prendessero il potere fischiando improperi ai nostri timpani provati; ricordo numerosissime grigliate con attese di ore in fila sotto il sole per l’incompetenza del ristoratore, o per problemi organizzativi. Ricordo concerti saltati, mense discutibili, bonghisti che occupano campeggi suonando la notte intera approfittando bassamente, e a ragione, della leggendaria tolleranza degli antifascisti, che non avrebbero osato scacciarli a calci nel culo.
Ebbene. La cosa assolutamente entusiasmante è la resistenza, la serenità, la convinzione con cui, senza eccezioni nella mia esperienza, tutti questi ostacoli vengono affrontati dagli avventori, dai volontari, dagli ospiti, che sentono come un sol uomo come sia importante sopportare i disagi per trovarsi tutti insieme a sostenere qualcosa, e tutto questo nonostante profonde delusioni e tempi difficili.
Bisogna anche ammettere che il livello cultural-intellettuale degli artisti che presenziano a queste farraginose manifestazioni è spesso tale da meritare un rispettoso silenzio, anche per il privilegio di goderne spesso, e pure gratuitamente.
Leggere che ieri, al ridicolo concerto per la Moratti, non appena Gigi D’Alessio Cuordileone si è defilato per presunte minacce metà della platea si è messa a gridare insulti e a inneggiare a Pisapia, mi sembra dimostrazione scientifica del detto per cui quel che si semina si raccoglie.
PS: aggiungo a futura memoria l'osservazione di Michele Serra, che ha assistito ad entrambi i concerti milanesi, per Pisapia e per la Moratti, scrivendo che la differenza essenziale consisteva nel fatto che il concerto per Pisapia è stato caratterizzato da numerose partecipazioni tutte gratuite, mentra quello per la Moratti erano tutti scritturati, compresa parte del pubblico, che nel pomeriggio è stata disposta lungo la piazza e guidata negli applausi come a Canale 5 (cosa tra l'altro necessaria: dato il livello delle esibizioni, era assolutamente necessario che qualcuno indicasse se e quando applaudire)
1 commento:
Uno dei motivi per cui vale la pena iscriversi a facebook: leggere la valanga di insulti che ha travolto la pagina di Gigi d'Alessio all'annuncio del suo concerto pro-Moratti.
Quei commenti mi ridanno fiducia nell'intelligenza del genere umano
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