In parole povere: io sono molto brava a creare poemi, sonetti, odi e ballate, in endecasillabi, in settenari, novenari, con attenzione maniacale alla metrica e alla rima, alternata, baciata o come il committente crede. Ma, attenzione, esclusivamente su argomenti assolutamente irrilevanti.
Due sono le poesie serie che nella vita mi ha dettato il cuore: esse non sono in rima, sono state scritte una nel 1993 e una in anni successivi, entrambe dettate da stravolgimenti del cuore, e quelle due poesie non vedranno mai la luce, passando direttamente dall'oscurità all'oblio in virtù della mia morte.
Tutto il resto è rima, èd è forse divertente, almeno per me che le ho scritte, affettuoso per chi le ha ricevute, curioso, ma inesorabilmente inutile.
Come prova di ciò che sto scrivendo, perchè mi sembra giusto , riporterò qui sotto una poesia scritta per un'esercitazione in un corso di lingua in Germania, anno dell'Erasmus 1997, pur non del tutto esplicativa in materia di metrica per scelta stilistica, che traduco liberamente poco sotto, precisando che ogni traduzione è un po' morire, che l'opera ci perde. E speriamo così di aprire questo blog all'Europa.
Potrei anche lanciare un concorso: chi mi dice cosa mai ci possa fare nella vita, con questa abilità, avrà in regalo un poema su un oggetto a piacere.
Weißt du
Weißt du,
meine Liebe ist unendlich,
wie unzählig ist am Meer
der Sand
Aber sag, mein Lieber,
was hast du
mit der Bademeisterin gemacht,
am Strand?
Weißt du,
ich möchte alles das sein,
was du für mich bist.
Aber erzähl, mein Schatz,
die Frau die immer
an deinem Telefon antwortet:
wer ist's?
Weißt du,
ich bin in dich verliebt
wie in eine erbarnungslose Katze
ein Kater.
Aber, Herz,
wer war das Kind
das wir fortwährend folgte
und sagte: Vater?
So, meine große Liebe,
ärgere dich nicht
wenn ich dich schlage und beiße,
wenn du, in der Nacht,
immer
vergißt,
wie ich heiße.
Sai
Il mio amore è infinito
come lo sono
i granelli di sabbia.
Ma dimmi, amore,
Che hai fatto colla bagnina
A Castellamare di Stabia?
Sai,
io vorrei essere tutto ciò che tu sei
per me.
Ma racconta, tesoro,
la donna che risponde
al tuo telefono
chi è?
Sai,
io sono un gatto
innamorato di una gatta
senza pietà.
Ma dimmi:
chi era il bimbo
che ci seguiva ovunque
e ti chiamava
papà?
Così,
non ti inquetare
se io, e il mio pugno,
ti picchiamo
quando, di notte,
sempre
dimentichi come
mi chiamo.
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