mercoledì 10 febbraio 2010

No meal - sì nemesi


Quando qualcuno arriva in ritardo all'aereo accade di frequente che, pur tra le occhiate di riprovazione delle hostess, venga frettolosamente fatto accomodare in prima classe, e vi pervenga come unico passeggero dell'autobus, con una quarantina di posti tra i quali scegliere correndo tra le gates.
Danno e beffa, dunque, per i passeggeri puntuali che sacramentano in attesa del simpatico ritardatario sui loro sedili economy trenta x trenta centimetri che li sosterranno per quelle 14 ore di volo il cui picco di divertimento sarà l'arrivo di maleorodanti vassoi di sbobba gommosa.
Una compagnia britannica ha deciso di porre un freno a questo malcostume: il passeggero ritardatario si accomoderà sì in prima classe, ma con un biglietto con il seguente marchio della vergogna: NO MEAL.
Lo sventurato trascorrerà quindi le successive 14 ore senza essere privato delle gambe, che in economy di solito vengono amputate da uno scientifico formicolio, ma costretto a spiare i vicini rifocillati a richiesta con flute di champagne, gamberetti in salsa rosa e linguine al salmone, senza poterne godere.
Alla nona ora non potrà fare altro che attraversare la tendina di tessuto sintetico che lo separa dalla bolgia, e umiliarsi per ottenere un vassoio di plastica di risi e bisi del 1992.

PS. A questo proposito, abbiamo appena acquistato il biglietto per il primo volo di Babi. Gliene ho parlato, e si è subito entusiasmato, pensando che la cosa si sarebbe svolta oggi, al posto della scuola. Do'h.

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