Nella premiata ditta hanno rinnovato la mensa. Facendone
uno di quei locali colorati, pieni di piante finte, che possono ricordare il
punto di ristoro di una nave, non nel senso del Titanic, ma di un traghetto
qualsiasi. Dignitosa. Piena di posti a sedere, e questo è impagabile, quando
tutto deve esser fatto in 18 minuti, comprensivi del tragitto.
Ma, per qualche astrusa decisione, per la volontà di
oscuri dirigenti che ancora sognano di esercitare un controllo tipo Metropolis
ipnotizzando schiavi via video, nella mensa hanno messo tre televisori.
Ora: già è difficile capire la presenza di un televisore
in qualsiasi luogo in cui la gente sia troppa per contendersi il telecomando
senza configurare il reato di strage. Inconcepibile soprattutto per me, che son
di quelli che, se anche solo in due, cedono immediatamente il potere perché
tanto passerebbero tutto il tempo a spiare un eventuale segno di insofferenza
nel compagno di visione, per cui preferiscono non imporsi e delegare la
decisione, eventualmente tagliandosi le vene per la noia in un angolo buio.
Inoltre, superato il problema della scelta del programma a seguito di decisione
arbitraria, perché mai qualcuno dovrebbe guardare qualcosa che non ha scelto,
circondato di gente vociante e indifferente?
Se poi la televisione è sintonizzata su telenovele o
fiction sconosciute, è l’apoteosi della comicità. Immagino frotte di colleghi
che spengono il cellulare aziendale e scompaiono per un’ora al giorno,
appassionatisi loro malgrado a “La malga dell’amore” o “Scogli d’Irlanda”,
diffondendo un fenomeno di dipendenza gestibile solo attraverso l’intervento
del SERT. Pagato dallo stesso datore di lavoro che ha già buttato via soldi per
i 3 plasma di cui sopra, immagino.
1 commento:
nessuna nostalgia!!!
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