I corridoi della Premiata ditta sono molto ampi, quasi eterni. Riposanti, quasi un eterno riposo. Ci si perde, nei corridoi della Premiata ditta, bisogna stare attenti a seguire le frecce più che nel Grande Raccordo Anulare. Si può partorire, nei corridoi della Premiata Ditta, senza che nessuno ti trovi. E nemmeno chiamare la bambina Roma, come diceva il caro Guzzanti.
Passano macchine della pulizia uomo a bordo con sopra mancati piloti
di Ferrari, chiaramente frustrati, e chiaramente infastiditi dagli
incroci, dal fatto di dover dare un'occhiata.
Passa gente che
chiede aiuto con in mano una mappa non più corrispondente con i
cambiamenti continui della Premiata Ditta, che muove muove e rimesta
perché non cambi nulla.
Esce il caffè dalla macchinetta. Quattordici cucchiaini di plastica. Le prossime tredici persone mescoleranno col dito.
Un sacchetto pende dalla finestra mosso dal vento, come se non volessero
farlo scoprire al capo, in quell'ufficio al quarto piano, ed esattamente sotto, nel
cortile, uno in pausa beve un caffè, ignaro dell'imminente
precipitargli addosso di...un cabaret di paste? un chilo e mezzo di
cocaina? dei toner esausti della vita? Devo avvisarlo? O attendo e poi mi butto su di lui salvandolo e diventando l'eroina del giorno?
Tre operai che avanzano a fatica, come si opponessero alle sabbie del Sahara. Il primo in bici (sì, si va in bici, nei lunghissimi corridoi della Premiata ditta), il secondo a piedi, e il terzo trainando un carrello con sopra un bancale con sopra una bottiglietta da mezzo litro di the freddo al limone.
Due parlano dei campionati di yoga, che è un controsenso epocale, tipo la gara a chi fa la messa più veloce. E tu ti soffermi, e pensi: ma chi vince, ai campionati di yoga? Chi si rilassa di più? E se prendi il Valium è doping?
E poi è finita la pausa caffè.
3 commenti:
Forse non sai che hanno appena scoperto l'atleta con il maggior numero di sostanze proibite all'antidoping. 12 sostanze.
lo sport? cultursimo
(la scrittura veloce mi dava "cultura")
mi era giunta notizia che vi stavate trasferendo ma questo post mi fa immaginare che siate ancora lì, in quel posto dove ho trascorso tutta la mia attività lavorativa; (forse si è capito che non lo amo molto)
pensando a corridoi ampi mi vengono però in mente quelli del nuovo ospedale che ritengo siano allucinanti; ho purtroppo avuto occasione di percorrerli e potrei fare alcune considerazioni ma forse non ne vale la pena; meglio impiegare il tempo in cose più interessanti; complimenti ancora una volta, i tuoi post sono sempre uno spasso...
Unknown: in effetti temo che anche la cultura necessiti di svariate (e la scrittura veloce mi dà avariate) sostanze, per essere prodotta e recepita. Potremmo farci uno studio...
Anonimo: la premiata ditta deve restare qualcosa di misterioso e non collocabile in uno spazio certo, e tu hai detto troppo, ma l'esiguità dei lettori mi mette al riparo da ogni danno. E l'idea di avere due commenti mi commuove talmente da non poterli rimuovere. Altrove ti racconterò le nostre peregrinazioni mancate
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