mercoledì 2 settembre 2009
Dopo aver dormito
Da quando ho iniziato questo blog, manco a farlo apposta, non tocco più un libro, perchè il furetto le scorse notti non ha mai dormito come ogni madre vorrebbe, ossia acriticamente e totalmente immobile per almeno dieci ore di fila.
Di conseguenza non ho nulla da dire che arricchisca il panorama letterario contemporaneo, e i libri sul mio comodino, e ai piedi di questa pagina, si impolverano vergognosamente guardandomi con severità.
Ma spendo due parole, per piantare a gioiose badilate una pietra miliare su questi mesi di fatiche, riguardo a questa notte, in cui ho dormito dalle nove e mezza alle sei e dieci, grazie a un caritatevole marito lavapiatti e cambiapannolini e a una piccola bestia sprofondata come si deve tra la gallina e gli orsetti che accompagnano le sue notti.
Magnifico, quasi mi pare di esser più intelligente.
Al lavoro, sorrido bonaria alla collega T, che parla quasi esclusivamente a luoghi comuni, e che di solito vorrei strozzare: penso che anche a far questo ci vuole una certa abilità, e buonanotte al secchio. Festa finita. Avanti, Savoia.
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