venerdì 25 settembre 2009

Ho deciso. Augh.


Ebbene, ieri sera ho esercitato il terzo diritto del lettore: ho eliminato Eggers dal mio comodino a beneficio dei numeri primi di Giordano.
Quel libro mi attraeva a singoli paragrafi, ma mi risultava illeggibile nel complesso, un po' come leggere un libro di poesie tutto d'un fiato.
Avrei voluto averlo scritto io, ma non capivo perchè mai si dovrebbe volerlo leggere.
Le rare volte in cui mi succede di non riuscire a procedere con un romanzo, mi sento osservata con riprovazione dal comodino, come se un moralista bigotto vi soggiornasse in perpetuo, accoccolato intorno alla abat-jour all'unico fine di ricordarmi la mia vergogna. La sola visione della copertina risulta sempre più faticosa, ma questo disagio che cresce resta in parte coperto dal richiamo della razionalità. Io son qui. Quello è un libro che ho messo io lì. Dunque ci vuole un po' di tempo, ad associare il fastidio alla causa, e a liberarmene definitivamente.

Da qualche tempo, tra l'altro, continuo a svegliarmi all'improvviso nel mezzo del sonno, come per un rumore o un richiamo, e a trovarmi perfettamente sveglia a contare pezzi di notte.
Ma non credo che un libro deluso possa arrivare a tanto...Vero?

2 commenti:

gino ha detto...

spero che la prossima volta che vado in biblioteca riesca a trovare qualcosa da leggere dei tuoi prediletti. Nella vita succede sempre qualcosa che non ti aspetti. Chissà che non possa anche io diventare un esperto di testi umoristici!!!!

gino ha detto...

tempo fa l'amica di mia moglie (la seconda fonte da cui arrivano i libri a noi - la prima è la biblioteca ( ce ne sono due a cui corriamo a prendere e restituire lasciando spesso a metà o anche all'inizio, i cinque o sei libri che dovremmo leggere in un mese, del tipo di Guerra e pace o tomi di mille pagine, tipo l'uomo senza qualità (che poi abbiamo comprato, Terza e ultima fonte)scusa periodi sospesi, ecc, vado come Saramago (con le dovute distanze), è un po' anarchico dal punto dii vista sintattico (te lo consiglio) riprendo...
la seconda fonte (come numeri di arrivi a casa nostra) è questa amica che ci presta i suoi
la terza è l'acquisto.

L'amica, dunque, un giorno ci ha prestato questo libro che ha fatto la stessa fine che ha fatto da te. Io l'avevo iniziato e mi ricordo un impressione che ebbi... non mi entusiasmò ma l'autore che mi parve fosse molto giovane, mi colpì per un modo di scrivere piuttosto da esperto, insomma mi pareva bravo... ma il libro, pur non guardandoci con occhio truce, rimase paziente per un bel po', alternando i due comodini e prendendo di nuovo, non letto, la via del ritorno, dalla sua proprietaria...

non ricordo quale fossero i suoi antagonisti all'epoca (perchè è così, io leggo disordinatamente, anche tre libri alla volta, (si fa per dire, meglio dire qualche pagina di tre libri)nella stessa sera, addormentandomi spesso; una volta non mi succedeva prima delle due di notte, adesso alle undici)
dunque... povero Giordano, se fossero tutti come noi....