Viste le difficoltà
per raggiungere il mio blog, abbiamo chiesto e ottenuto una linea telefonica casalinga
che mi permettesse di cambiargli il nome e gestirlo con la comodità dell’ ADSL,
solo che il grazioso Modem antenna-munito che mi hanno inviato è
connessione-incontinente (non la trattiene), quindi ogni volta che desidero
lanciarmi nella rete globale devo prevedere una media di 25 minuti di
attesa al grido di “Why am I sitting in
the middle of nowhere, standing here with nothing to do?” tanto per alimentare
la mia autostima. Finora mi hanno aiutata Antonietta, Giorgio, Maria, Antonio e
Salvatore, con un’inusuale preparazione e cortesia, ma il sistema mi sembra lo
stesso un tantino complesso, e la canzonetta non risulta utile ad eccitare la
fantasia, per cui il blog risulta ancora disperso, e questo word molto povero
di idee.
L’inventiva
non viene nemmeno aiutata dalla mancanza di pratica quotidiana (non per nulla
Moravia sedeva ogni giorno alla scrivania davanti al mare di Sabaudia scrivendo
dalle alle, e lo pubblicavano pure!), né dallo stato del mio inferno di lavoro:
se alcuni ricchi e annoiati coglioni gareggiassero nel collezionare casini, la
premiata ditta sarebbe quotidianamente visitata da maggiordomi in livrea con
soldi che spuntano da ogni tasca per accaparrarsene il numero maggiore
possibile, ma senza negoziare: solo cartaccia di prima qualità, qui.
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