lunedì 5 marzo 2012

Canale Mussolini


Finito Canale Mussolini. Quando un libro mi cattura così, sarà per l’opera in sé sarà per i luoghi e gli accenti che appartengono alla mia memoria, tra il veneto e l’agro pontino, ripercorrendo il percorso di tanti miei anni, pur in situazioni leggere e vacanziere che nulla hanno a che fare con emigrazione e sopravvivenza, non sono capace di scrivere recensioni razionali e critiche. Mi limito a consigliarlo a chiunque si affacci in questa pagina, perché un libro che fa desiderare il momento di correre a leggerlo ha sempre del magico, e a difenderlo dalla critica che ho visto più diffusa in rete, ovvero l’eccessiva dispersione dell’autore rispetto al filo del racconto: a mio parere, quando il libro è scritto nella forma di un lungo racconto orale, non può non avere dispersioni, a pena della scarsa credibilità della situazione (chi mai ha avuto un nonno narrator-telegrafico?), e se poi le divagazioni sono anche interessanti e utili a imparare qualcosa, se ne deve avere così paura?

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