venerdì 27 novembre 2009

Ad personam


Qui di seguito tutte le leggi approvate dal 2001 ad oggi dai governi di centrodestra che hanno prodotto benefici effetti per Berlusconi e le sue società, preso dalla Repubblica online, e, mi sembra, utile a ricordare.

1 Legge n. 367/2001. Rogatorie internazionali. Limita l'utilizzabilità delle prove acquisite attraverso una rogatoria. La nuova disciplina ha lo scopo di coprire i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante, al centro del processo "Sme-Ariosto 1" (corruzione in atti giudiziari).

2 Legge n. 383/2001 (cosiddetta "Tremonti bis"). Abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni. (Il governo dell'Ulivo l'aveva abolita per patrimoni fino a 350 milioni di lire).

3 Legge n.61/2001 (Riforma del diritto societario). Depenalizzazione del falso in bilancio. La nuova disciplina del falso in bilancio consente a Berlusconi di essere assolto perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato" nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto2".

4 Legge 248/2002 (cosiddetta "legge Cirami sul legittimo sospetto"). Introduce il "legittimo sospetto" sull'imparzialità del giudice, quale causa di ricusazione e trasferimento del processo ("In ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell'imputato, rimette il processo ad altro giudice"). La norma è sistematicamente invocata dagli avvocati di Berlusconi e Previti nei processi che li vedono imputati.


5 Decreto legge n. 282/2002 (cosiddetto "decreto salva-calcio"). Introduce una norma che consente alle società sportive (tra cui il Milan) di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali.

6 Legge n. 289/2002 (Legge finanziaria 2003). Condono fiscale. A beneficiare del condono "tombale" anche le imprese del gruppo Mediaset.

7 Legge n.140/2003 (cosiddetto "Lodo Schifani"). E' il primo tentativo per rendere immune Silvio Berlusconi. Introduce ildivieto di sottomissione a processi delle cinque più altre cariche dello Stato (presidenti della Repubblica, della Corte Costituzionale, del Senato, della Camera, del Consiglio). La legge è dichiarata incostituzionale dalla sentenza della Consulta n. 13 del 2004.

8 Decreto-legge n.352/2003 (cosiddetto "Decreto-salva Rete 4"). Introduce una norma ad hoc per consentire a rete 4 di continuare a trasmettere in analogico.

9 Legge n.350/2003 (Finanziaria 2004). Legge 311/2004 (Finanziaria 2005). Nelle norme sul digitale terrestre, è introdotto un incentivo statale all'acquisto di decoder. A beneficiare in forma prevalente dell'incentivo è la società Solari. com, il principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo "Mhp". La società controllata al 51 per cento da Paolo e Alessia Berlusconi.

10 Legge 112/2004 (cosiddetta "Legge Gasparri"). Riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni. Introduce il Sistema integrato delle comunicazioni. Scriverà il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi: "Il sistema integrato delle comunicazioni (Sic) - assunto dalla legge in esame come base di riferimento per il calcolo dei ricavi dei singoli operatori di comunicazione - potrebbe consentire, a causa della sua dimensione, a chi ne detenga il 20% di disporre di strumenti di comunicazione in misura tale da dar luogo alla formazione di posizioni dominanti".

11 Legge n.308/2004. Estensione del condono edilizio alle aree protette. Nella scia del condono edilizio introdotto dal decreto legge n. 269/2003, la nuova disciplina ammette le zone protette tra le aree condonabili. E quindi anche alle aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi.

12 Legge n. 251/2005 (cosiddetta "ex Cirielli"). Introduce una riduzione dei termini di prescrizione. La norma consente l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Lodo Mondadori", "Lentini", "Diritti tv Mediaset".

13 Decreto legislativo n. 252 del 2005 (Testo unico della previdenza complementare). Nella scia della riforma della previdenza complementare, si inseriscono norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale, a beneficio anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi.

14 Legge 46/2006 (cosiddetta "legge Pecorella"). Introduce l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale la dichiara parzialmente incostituzionale con la sentenza n. 26 del 2007.

15 Legge n.124/2008 (cosiddetto "lodo Alfano"). Ripropone i contenuti del 2lodo Schifani". Sospende il processo penale per le alte cariche dello Stato. La nuova disciplina è emenata poco prima delle ultime udienze del processo per corruzione dell'avvocato inglese Davis Mills (testimone corrotto), in cui Berlusconi (corruttore) è coimputato. Mills sarà condannato in primo grado e in appello a quattro anni e sei mesi di carcere. La Consulta, sentenza n. 262 del 2009, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.

16 Decreto legge n. 185/2008. Aumentata dal 10 al 20 per cento l'IVA sulla pay tv "Sky Italia", il principale competitore privato del gruppo Mediaset.

17 Aumento dal 10 al 20 per cento della quota di azione proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio. La disposizione è stata immediatamente utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset.

18 Disegno di legge sul "processo breve". Per l'imputato incensurato, il processo non può durare più di sei anni (due anni per grado e due anni per il giudizio di legittimità). Una norma transitoria applica le nuove norme anche i processi di primo grado in corso. Berlusconi ne beneficerebbe nei processi per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

Non si trattano così neanche i cavalli


Tutto sembrava normale, l’altra notte.
Babi respirava del suo solito russìo tutt’altro che sommesso, dopo essersi addormentato, come da ultima moda a casa Rincoglini, davanti alla televisione, ascoltandone l’inutile brusio – tra l’altro, unico momento della giornata in cui Babi dimostra di notare quel rumoroso aggeggio chiamato TV, snobbato alla grande per il resto del tempo.

Alle tre e un quarto, un pianto disperato. Che si è calmato con grande fatica, a turni genitoriali, e con l’aiuto di una lampada gommosa che emette luce verde.
Non ricordo niente di più faticoso di morire di sonno davanti alle allegre proposte notturne di un bambino che sfida l’orologio: latte? The? Carte? Xilofono (chiamato da lui Katatonno)?
Siamo rimasti fino alle 6 sul divano, tutta la famiglia riunita, la stanza illuminata a giorno per pretesa del piccolo sultano, Marito vestito da teppista, incappucciato nella felpa, che si appisolava obliquo tra i cuscini; Pantacollant a guardarci distaccata, sempre più incapace di capire perchè tenere in casa una tale fonte di casino; io con gli occhi socchiusi, scomodissima, che osservavo il piccolo delinquente; Babi, artefice della pietosa scenografia, teso a guardare la tv spenta, indaffarato a contrastare la caduta della palpebra con piccole attività manuali, come se temesse il licenziamento se sorpreso a dormire.
Forse è stato assunto da qualcuno come guardiano notturno di qualcosa, a nostra insaputa. Magari ha un conto alle Cayman, in periodo di scudo fiscale.

lunedì 23 novembre 2009

Venghino signori venghino


Ebbene, ancora non mi trovo agli albori dell’Alzheimer, quando nonna O scriveva lettere accorate al presidente CLINTO e comprava qualsiasi cosa le consigliassero tramite volantino pubblicitario, da cui il curioso numero di affari vibranti che levano pelucchi dai maglioni che nascondiamo in casa.
Però ho avuto un momento di debolezza, e, nella fiera del grande paese, mi sono fatta stregare da un signore che riempiva bacinelle di verdure affettate e tritate, per dimostrare cosa fosse capace di escogitare il coso arancione che teneva in mano.
Marito aveva già notato il pericoloso lampo nei miei occhi, e aveva ceduto in partenza all'acquisto, chiedendomi con lo sguardo di risparmiargli almeno la dimostrazione da venghino signori venghino a cui stavamo assistendo.
Ma era magnifico. Non c’era fatica, nessuna ribellione, le verdure cadevano in pezzi regolari, e quella bacinella l’avrei spostata direttamente sul fuoco fino a fondere la plastica. Sono andata a casa trionfante, brandendo lame terrorizzanti: se con quel coso è arduo pugnalare, sicuramente si può tagliare a julienne anche il più torvo criminale.
Marito e Babi hanno rischiato grosso, ma mi sono limitata a costringerli a cenare con sedici portate vegane.

PS: il rassicurante ragazzo nella foto è Gregory Despres, che nel 2005, mentre gli Stati Uniti si preoccupavano fanaticamente di proteggere gli ingressi nel paese controllando con protervia ogni arrivo olivastro da provenienze mediorientali, passò senza suscitare alcuna perplessità il confine dal Canada con:
- un tirapugni
- un'accetta
- una spada
-un coltello
- una sega elettrica grondante sangue
- quella faccia.
Aveva appena fatto fuori un'allegra famigliola disperdendo teste sotto tavolini da salotto; fu rinchiuso in un momento di pausa caffè nella dura lotta al terrorismo.

venerdì 13 novembre 2009

Parole nuove

- Babi, come si chiama la tua maestra?
- Bruno.

Sbancare il bancario


- Pronto, signora? Qui è la sua Banca di fiducia! Siamo fieri ed emozionati di comunicarle che, con il suo profilo, vista la sua affidabilità …
- ?
- Lei ha diritto a ….un MUTUO!
- Ma non ne ho chiesti…
- Siamo lieti di offrirglielo!
- E di che cifra si parla?
- Oddio, signora, non è che lei può pretendere cifroni, vero, con questo conto in banca…deve essere realistica..
- …
- …vabbè…diciamo 5.000 euro.
- E sentiamo: come sarebbe, l’interesse?
- Ma non c’è da preoccuparsi di queste cose…
- Mi sembra una questione piuttosto rilevante..
- Bzzbz mmh gge.
- Come?
- Int..ffnf legge
- Mona chi legge?
- Interessi di legge!
- Sono contenta di apprendere che non siete usurai, ma mi sfugge il significato di questa informazione. A quanto ammontano?
- 8%.
- Senta, facciamo così: le presto io 5000 euro al 5 %, che ne dice?

martedì 10 novembre 2009

Ottimo lavoro


Cena con l’amico N e suo figlio B, ovvero quattro piacevoli chiacchiere, diolebenedica, con un adulto con gli stessi ritmi e la stessa logistica di tutti i possessori di piccoli istrici.

B ha due anni più di Babi; Marito ed io, che ci emozioniamo per le parole ATTE (= latte), BUO (= buio ma anche luce), KECALDO (..ma anche freddo) e EA (= mio cugino Andrea), eravamo sbalorditi dalla padronanza linguistica dell’ospite.
B ci ha raccontato che le maestre del nuovo asilo, se i bambini dicono qualcosa che non va, sfregano loro la lingua con la spazzola coi denti di ferro.
E poi ci ha chiesto se fossimo al corrente del significato della parola “adagio”, per subito illuminarci:
- E’ quando c’è un grande uccello, che corre come un matto.

Deduco da questa esperienza che le moderne maestre d’asilo abbiano deposto i metodi della Montessori in qualche cassetto, tornando alla cultura della disciplina in auge ai tempi di mio nonno (in quanti mi hanno detto, al paese, “tuo nonno, che bravo maestro, quante botte!”).
Però, in nome delle pari opportunità, insegnano ai maschietti, con acerbe ma puntuali metafore, come evitare di cadere nella rete della eiaculazione precoce.

lunedì 9 novembre 2009

Che vuoi che ti dico


A cena, cinque donne e un uomo che racconta all’avida platea il lento consumarsi della sua storia di sette anni con una donna che per lui ha lasciato il marito, cambiato lavoro e città.
Non tollera che lei, non certo una ragazzina, sia così attratta da quello spiritualismo da due soldi che arriva attraverso mail quotidiane che promettono miracoli; non sopporta che lei creda che delle macchinette applicate alle dita leggano in due minuti malattie di ardua diagnosi secondo la medicina ufficiale, che compri medicamenti costosi e inutili a decine, che si ritiri a meditare in silenzio in convento per imparare a comunicare, che, se lo vede triste, ritenga che non ci siano domande da fare, tanto “è dovuto al karma”, e infine che pensi che con questi mezzi si possano risolvere anche i loro problemi.
E qui l’amico fa una pausa, chiedendosi se stia dicendo troppo, se sia troppo sleale. Ma non resiste.
- Ma è un altro, il problema insormontabile, la cosa che non mi va proprio più giù. Sbaglia tutti i congiuntivi.

venerdì 6 novembre 2009

Viste e riviste


Lo ammetto: non è solo il piccolo istrice, che rallenta paurosamente le mie letture. Dopo il parto allattavo distesa con il libro dietro il capo del piccino finché non ha imparato a girarsi per capire cosa gli sottraesse la mia attenzione, per poi a guardarmi con giusta riprovazione.

Il problema è dovuto a un grave errore logistico. In un impeto di futilità ho accolto un’offerta di abbonamento a una rivista, di quelle che di solito compravo esclusivamente al mare quando la valigia era troppo piccola per sopportare il numero di libri indispensabile al periodo.
Ho sempre evitato accuratamente di circondarmi di giornali oltre lo stretto necessario, sacrificando l’aggiornamento alla letteratura, poiché ogniqualvolta mi sia trovata davanti a questi oggetti del demonio, mi sono dimostrata debole e completamente incapace di impiegare il diritto del lettore che dà il nome a questo blog; devo leggere dall’inizio alla fine, indipendentemente dall’interesse per l’argomento o dal livello della scrittura. Una vera e propria dipendenza.
E questa volta non mi sono difesa con attenzione.

No, il nome della rivista rimarrà scolpito nella mia memoria come fallimento, ma non sarà mai riportato in questa sede!

giovedì 5 novembre 2009

S.U.I.N.A.


Avete presente quando un Presidente del Consiglio consegna ai terremotati case fatte da altri in Alto Adige come se le avesse fatte personalmente sottraendo calcestruzzo a villa Certosa, e ogni voce contraria pare avere solo la forza di un pettegolezzo?
Avete presente quando un Governo accusa l’altro di aver lasciato un deficit da baratro, e l’accusa continua a rimbalzare come in un torneo di squash, senza che nessuno dica: questi sono i numeri?
Ecco: questa epoca vive l’esperienza dell’evanescenza delle cifre. Pare che niente più si possa giudicare con chiarezza, in base ai conti, e che chiedere di poter vedere un bilancio sia come chiedere la prova dell’esistenza di Dio: allora forse è il Vaticano, che ha depenalizzato il falso in bilancio!

La stessa cosa la stiamo vivendo con questa influenza A.
E’ possibile che si dica costantemente che per ora i morti sono gli stessi di qualsiasi altra influenza, e io sono dispostissima a crederci, però ci si ostini, quotidianamente, a elencarli, citando nomi, età, e particolari commoventi tipo: domani avrebbe compiuto 11 anni, le avevano comprato una bicicletta?
E’ come se ogni giorno il Telegiornale nazionale riservasse un tempo indefinito per menzionare tutte le persone che se ne sono andate per età, per concedere a chiunque almeno 15 secondi di notorietà.
Oppure è un malriuscito tentativo di replicare la scena di Cecilia e i Monatti, per spettacolarizzare questa pestilenza di cui non conosciamo la reale portata?

Quindi: se le bugie le dite per tranquillizzarci, badate che non ci state riuscendo per niente.
Se le dite perché da qualche anno ormai vi improvvisate gestori della Cosa Pubblica, forse è un caso un po’ più delicato degli altri per il quale farvi un esame di coscienza.
Se le dite perché ormai non c’è altro modo di dialogare con la gente, stiamo scivolando in un regime molto più velocemente di quanto i più accesi dietrologi possano pensare.

lunedì 2 novembre 2009

Le preferenze del G8


Anche il secondo sondaggio di questo blog è terminato.
Avevo dato la possibilità, agli otto fortunati prescelti per votare, che chiamerò G8 (sì, perché io faccio sondaggi ad personam, non certo per conoscere la volontà popolare; molti ambirebbero ad entrare nella stanza dei bottoni), di scegliere il genere letterario a cui più si dedicano.
Il fatto di poter rispondere anche con più indicazioni fa sì che le risposte non siano otto, ma 14, e voi direte: grazie al ca. E’ che tutto questo lo sto dicendo a me, perché, nella mia totale ignoranza del mondo della statistica, questo fatto mi mette in serio imbarazzo quanto all’analisi dei dati.

Vediamo tirare le somme comunque: al G8 piacciono i gialli in modo particolare (5), amano abbastanza i classici (4, ma non so se nell’accezione “romanzo dell’800” o “figata universale”), guardano i saggi con una qualche curiosità (3) anche se poi non li finiscono mai, leggono ogni qualche tempo il risvolto di copertina di un racconto (1) o di un romanzo moderno (1), giusto per saper commentare qualcosa di generico al ristorante.
Se questo corrisponda alle preferenze che gli editori riscontrano in base alle vendite in tutto il Paese, non lo so. Farò una pivot.

Un colpo di forbice


I manuali di giardinaggio, normalmente laconici sulle indicazioni per il mantenimento delle piante quanto verbosi con le istruzioni per la moltiplicazione delle stesse, atto che presuppone perlomeno la sopravvivenza della pianta madre, mi hanno abbandonata in balia dei rampicanti che circondano il terrazzo della famiglia Coldiretti.
Ne possiedo diversi, ognuno con una sua personalità e una sua sopportazione del gelo, del sole e dei dilettanti.
A questo si aggiunga una cronica mancanza di tempo, che riduce a due volte all’anno circa la fiabesca visione di me con guanti robusti che poto saltellando leggiadra e fiduciosa nei tiranti che trattengono il terrazzo attaccato all’edificio.

L’altro pomeriggio d’ora solare, Marito e Babi dormivano della grossa. Quale momento migliore per dedicarsi ad attività giardiniere, prima che l’inverno cogliesse definitivamente impreparate le mie creature prive di quelle cure che è necessario prestar loro, pur non avendo la minima idea di quali siano? Peccato che, oltre al gelo che saliva per le gambe a ondate riducendole a tronchi, era già completamente buio.
Ho pensato che la potatura “alla cieca”, modello che adotto normalmente, sarebbe stato ancora più realistica se praticata a tentoni e senza riconoscere le piante che mi apprestavo a maneggiare. Inoltre, la possibilità di evitare i personalismi dovuti al reciproco riconoscimento avrebbe senz’altro aiutato a mantenere il distacco necessario al taglio netto, privo di rimorsi.
Pantacollant, gatta perspicace, ha pensato di scomparire col resto della famiglia per evitare che io prendessi coda per cactus.
Mi sono buttata nella mischia. Da allora le persiane sono chiuse, e la famiglia Scontrisbatti vive alla luce dell’abat-jour. Non ho il coraggio di uscire in terrazza a guardare la mia Waterloo.