martedì 26 giugno 2012

Avviso pubblico


Posso consegnare un documento, perché il timbro necessario è stato APPOSTO, allo stesso modo del mio nome, giusto sopra una riga con scritto: nome.
MA non è tutto APPOSTO, e la mia camera non è mai APPOSTO.
APPOSTO è orrendo. E non esiste.
A posto?

www.inps.it


Ricerca: modulo ICRIC
Inserisca codice fiscale e PIN (totale diciottomila caratteri alfanumerici casuali)
Non riconosciuto. Forse lo utilizza per la prima volta?
Allora deve cambiarlo. CAMBIA PIN
Inserire nuovo PIN
Dati incompleti. Utente non riconosciuto.
Benvenuta!
Modulo ICRIC: anno 2010 o 2011?
Utente non abilitato alla sezione agricoltura.
Benvenuta!
2011? Apri.
Dati incompleti. Utente non riconosciuto.
Il nuovo PIN è stato inviato al suo indirizzo di posta.
Inserisca codice fiscale e PIN (totale diciottomila caratteri alfanumerici casuali)
Non riconosciuto. Forse lo utilizza per la prima volta?
Allora deve cambiarlo. CAMBIA PIN
Inserire nuovo PIN
Utente non riconosciuto.
Benvenuta!
Per effettuare questa operazione il PIN deve essere trasformato in PIN dispositivo, compilando questo modulo e inviandolo a questo link con copia del documento di identità.
Attenzione: il modulo firmato e il documento di identità devono essere compresi nello stesso file, due file non saranno riconosciuti. Indietro.
Utente non riconosciuto.

Nella profonda trasformazione della società informatizzata è fondamentale il mantenimento del modello tradizionale di orientamento al cliente che enti come questo hanno sempre garantito. Perfetto.

Che stupida

- Babi, che caduta! Ti sei fatto male?
- Mamma, fa tutto parte del piano. Più o meno.

I Vicerè


Mettiamola così: non sarò io a sparare sui Promessi Sposi. Quando, uscita dalle maglie d’acciaio dell’analisi del testo che penetra nelle orecchie come uno stridore che accompagna la lettura di qualsiasi cosa  negli anni della scuola, ho afferrato il romanzo di Manzoni senza pregiudizi, ne ho tratto godimento come per molti dei miei amatissimi romanzi dell’Ottocento europeo a lui contemporanei, anche se, appunto, si trattava sempre di uno contro innumerevoli.
E dove cavolo erano i Vicerè, a scuola? Una riga su un’antologia? Affogati coi lupini nel naufragio dei Malavoglia? Perché nessuno grida al complotto?
O forse è una strategia più sottile: non sottoponiamolo al giogo del Manzoni, che a fatica si libera da farfugliamenti sulla struttura logica della digressione e sulle sequenze narrativo-riflessive, lasciamo che i soli curiosi lo trovino come un fiore appena schiuso tra i tomi delle biblioteche casalinghe, scoprendo un mondo tra la polvere.
Ebbene: nel mio piccolo mi oppongo: leggetelo, gente!

I segreti del Vaticano


Come commentare questo tomo interessantissimo su ciò che, nei secoli, l’attuale Vaticano ha magistralmente coperto da una fitta coltre di nebbia sopra la vergogna, atteggiamento che si assomma alle plateali contraddizioni quotidiane con cui preti operosi e di buona volontà devono fare i conti nel loro vivere quotidiano?  Dirò solo questo, pensiero frequente durante la lettura: si sente sempre dire che il comunismo è stato una tragedia, e che non ha senso tenere separata la fulgida teoria marxista dalla brutale applicazione della stessa che nel ‘900 ha distrutto milioni di vite, e ne ha rese infelici molte di più. Vero. Allora, però, lo stesso discorso si dovrebbe fare per il cattolicesimo: il vangelo contiene pagine commoventi, e la diffusione di quelle idee è stato forse uno dei regali più belli dell’umanità all’umanità, ma provando a soppesare i vantaggi e gli svantaggi portati dalla Chiesa alla storia, mi sembra sia perlomeno discutibile sostenere l’opportunità della sua esistenza.