Ho notato che i conoscenti investiti della questione non si dividono tanto tra chi ama e chi odia, ma tra chi legge e chi no.
Chi ama leggere non sceglie questi affari col cuore, che rimane tutto tra le pagine fruscianti, ma per la comodità, per la leggerezza, per la vertigine di possedere 800 storie tutte in borsetta e contemporaneamente, senza mai restare a secco, provando un po’ della serenità di chi, avendo sofferto la fame, ammira la dispensa inutilmente piena.
Chi non legge, con la stessa lucidità dei detrattori della volatile moda del papiro ai tempi della sana incisione sulla pietra, lo guarda con sdegno, e commenta: mah, per me il rapporto con la carta è tutto, non potrò mai rinunciarvi.
1 commento:
Geniale osservazione!
Poi si sa, chi dice di amare tanto i libri, in effetti non li legge, li venera e basta.
Chi li legge li butta in borsa insieme alla bottiglietta dell'acqua e altre 300 cose, li unge con la crema solare e li sporca con le dita cioccolatose, li rovina insomma.
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