mercoledì 24 febbraio 2010

Gilgamesh e Enkidu


Il marchese de Sade, oggi, in ufficio, si è imposto con le cattive, come spesso fa. Però oggi lo scontro pare diventare cavalleresco. I Kapetti sono radunati in una stanza a congiurare, e il racconto della vicenda sta assumendo contorni sempre più avventurosi, sta diventando epico. Non mi stupirei se ne scaturissero un paio di volumi in versi, e se questa sera le signore delle pulizie trovassero le pareti coperte di graffiti con mufloni e lance.
Tutto è lecito, per metabolizzare la propria nullità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe molto leggere il tuo poema epico.....
potrei scriverne uno anche io ma adesso non ho abbastanza sofferenza per poterlo fare..... dove ho letto,....probabilmente qui o forse altrove, che la sofferenza genera scrittura, bisogno di raccontare, ecc. .... io adesso non soffro.....
comunque sarei lieto di constatare che la ribellione dei kapetti fosse reale e non solo un tuo augurio, un tuo desiderio che ti illudi si possa materializzare.


in effetti le rivoluzioni le devono sì fare le elites, ma con la collaborazione e il coinvolgimento delle masse....non mi pare il posto dove ci siano le une e le altre, all'altezza della situazione. ...

il mio consiglio: se non ce la fai a crearti una solidarietà, se non trovi persone che ti diano una mano per fare la "rivoluzione", cambia aria.... qualsiasi posto è buono...
ma se non ce la fai a decidere di andartene, hai la mia umana comprensione... mi sono casualmente imbattuto in una recensione su un libro di un autore che non conosco che narra di un paese che odio ( gli Usa) La recensione tra le altre, butta là queste sei parole molto dense che copio:
"sostanzialmente siamo tutti zimbelli del destino"

tra i libri che vorrei leggere ma ne ho almeno venti in attesa prima di questo: Il sangue è randagio di James Ellroy, Mondadori,(purtroppo!!!) 859 pagine.

è
niente in confronto alle 2300 e passa della Recherque di Proust che ho preso con il vostro buono, guarda caso alla odiata libreria Mondadori del Fiera, dove altrimenti non avrei mai messo piede...

NEF ha detto...

Devo ammettere di aver tentato invano di dirottare il tuo buono sulla Feltrinelli, senza alcun successo..Un muro davanti!

Anonimo ha detto...

HAI UN ANONIMO SIMPATICO

gino ha detto...

alle volte mi firmo anonimo solo perchè mi è un po' difficile lasciare il post senza incorrere nelle difficoltà dell'inserimento. è solo un fatto tecnico, in genere, a parte qualche commento di cui solo io e e NEF condividiamo il contenuto (segreto di stato!!!!!) quell'anonimo definito simpatico sono io (almeno spero perchè fa molto piacere essere così classificato)

p.s. a proposito, dopo un breve intervallo con "l'Isola di Arturo" della Morante (commenterò in altro post) ho deciso di iniziare per l'ennesima volta la Requerque.ma questa volta la Biblioteca non incombe, ho davanti tutti i giorni che mi restano da vivere!!!! (spero tanti ) il libro infatti è mio!!!!