venerdì 11 ottobre 2013

Parole che scivolano


Il fascino delle parole che fin da bambini impariamo sbagliate, e quello del significato travisato che diamo ai modi di dire, trascinandoci pateticamente queste lacune fino all’età della vergogna, è inesauribile. Questo è quanto è scaturito da una seduta di psicanalisi collettiva:
A caval donato non si guarda in bocca: nel paese di Caval Donato, sito nei dintorni di San Donà di Piave, è prassi evitare di guardare in bocca alle persone mentre ti fanno un regalo.
Se non è zuppa è pan Pagnacco: se non è minestra troverete la soluzione in una ricetta tradizionale del paese friulano.
I maldidenti sono criminali con la spiccata passione per assaltare le diligenze che si recano a ovest, e vengono così chiamati per l’abitudine di coprire il volto con lo stesso fazzoletto che indossano stretto intorno alla mandibola coloro che hanno mal di denti.
Arteggiamento: atteggiamento che si mescola con qualcosa di artefatto.
Sul cappello che noi portiamo c’è una lunga penna nera che ci serve da bandiera su pei monti a veleggiar (no comment)
Le prostitute di alto borgo se le possono permettere solo coloro che vivono all’apice della collina.
Vivere all’addiaccio è molto dura, immaginate solo come deve essere vivere all’agghiaccio. Non è pervenuto come ci si sentainvece a trovarsi all’abbiaccio.
Mi raccomando: non nominare il nome di Dio Ivano.
(segue)

1 commento:

deltia ha detto...

E che dire della pesa, il noto fiore tropicale? Lo diceva anche la vecchia pubblicità "Malizia profumo di pesa". Il momento in cui ho visto una pesa pubblica con sopra una vacca, è stato uno dei più deludenti della mia vita.