martedì 8 ottobre 2013

Torna di nuovo

Nutro per il mio blog il senso di colpa che si rivolge a un figlio che si ama ma che non si può fare a meno che deludere, quel figlio che ti riconosce più facilmente se ti vede di spalle, mentre te ne vai. Sono un genitore un po' immaturo, fuggito per non affrontare più la responsabilità (verso me stessa e le mie memorie, non mi illudo di essere così determinante per altri), ma che sente perpetuamente una spina nel cuore, tiene una foto sulla scrivania, e coltiva ila convinzione di comportarsi meglio in futuro.
Meno male che è solo un blog. Che mi ha attesa senza grandi pretese, come i cari amici che lo leggevano. Ha sopportato le mie annotazioni sul cellulare, questa devo scriverlo sul blog, e le inutili annotazioni mentali che poi si confondono in un magma che imbastisce i giorni. Babi è stato gran spiritoso, in questi mesi, oltre a prendere un enorme numero di centimetri, e tante cose mi hanno resa inaspettatamente felice della mia vita. Eppure non riuscivo a indirizzare energie anche a scriverne, e contemporaneamente ne soffrivo, una specie di inspiegabile odi et amo.
Nescio
Sed fieri sentio
Et excrucior.

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