domenica 4 giugno 2023

C'eravamo quasi

Il mercoledì è giorno di raccolta di ingombranti, nel ridente paese in cui vivo. Proprio per la loro meritata fama di ingombranti, la gente è invitata a prenotarne il ritiro e a depositarli davanti alla propria abitazione solo a sera inoltrata, in modo che la ditta possa appropriarsene alle prime luci dell'alba, senza che si creino disagi alla circolazione il giorno successivo. 

Ma quel giorno è accaduto qualcosa di strano, proprio il giorno in cui anche il mio enorme divano, dilaniato da unghie di gatto, giaceva sulla strada. L'amica D, che, pur abitando in altro comune, indulge talora in passeggiate lungo il suddetto paesello fino alla campagna, suonò il mio campanello. "Ma cosa succede? il tuo paese ha deciso di ricostituire gli antichi rapporti di vicinanza, quando gli anziani si sedevano a cercare chiacchiere e frescura fuori dall'uscio, creando un condominio di allegri scambi e comuni lavori di cucito? E anche tu fai parte di questo rivoluzionario movimento?" 

La ditta, per motivi mai chiariti, non era passata, quella mattina, e il paese aveva cambiato fisionomia, come se le case si fossero rivoltate all'esterno, sputando scorci di intimità, pezzi di salotto, centrini, materassi, in un'incontenibile voglia di socialità. 

Fossimo stati in un libro di Rodari, questo sarebbe stato sufficiente agli abitanti per lanciarsi in pastasciutte sociali, partite a briscola su tavolini zoppi e visioni collettive di programmi da televisori fulminati, alla Lascia o raddoppia. E non avremmo più potuto smettere, impedendo alla ditta di portar via e cambiando completamente la fisionomia del paese, per scoprirci a vicenda. 

Invece no. Le macchine hanno pazientemente zigzagato tra i vicoli, i proprietari degli oggetti hanno sospirato sperando in un rapido sgombro per i loro cancelli ostacolati, imbarazzati dalla pubblica visone di quei mobili vecchi e malmessi e un'eco di allegra perplessità è rimasta solo a chi, come la mia amica, ci si era trovato per caso. 

Un'altra occasione persa, perbacco. 

1 commento:

D. ha detto...

Nostalgia di cieli e stelle. E aria. Nostalgia del Sud e dei tempi andati quando una chiacchierata e la compagnia contava per tutti. W i divani in strada! Grazie nef x questo post e continua a scrivere che ci scaldi il cuore e il sorriso!