Ci abbiamo provato con Winnie the Pooh, con alterni risultati.
Kamillo Kromo di Altan è durato qualche tempo, con la sua rapidità per cui iniziava e già finiva, prima ancora che si scaldasse l’acqua per lavare i piatti.
Ma non c’è niente da fare: Babi vuole solo e sempre Cenerentola.
Immagino migliaia di famiglie in cui il bambino di casa guarda impassibile per la sessantesima volta lo stesso cartone animato, sorprendendosi ogni volta come la prima, e destabilizzando i genitori nel chiedere, dopo venticinque visioni: ma perché le sorellastre rompono il vestito a Cenerentola? E tu ti chiedi che cosa mai avesse capito finora, o immagini che se lo stesse chiedendo da giorni e giorni, tentando ipotesi e facendo incredibili elucubrazioni; nel frattempo i genitori si accorgono ormai del più piccolo particolare, di ogni anacronismo, dimenticando di considerare l’onnipresente elemento fiabesco, per cui non è strano che un gatto riesca a tenersi in piedi sulla coda in un film in cui la fata madrina fa di una zucca una carrozza; anticipano senza alcun entusiasmo, caricando la lavatrice, le battute dei personaggi (“in carrozza, monta, lesta, e divertiti alla festa!”).
L'adulto cinismo penetra involontariamente nella storia “è chiaro che il principe è gay, l’hanno visto con Heider a diversi incontri di stato in locali equivoci, e gli serve una copertura” “d’altra parte lei è la copertura perfetta, manca completamente di autostima, non si ribellerà come Diana Spencer”.
Marito ed io abbiamo finalmente capito perché la prima serata televisiva, ormai da alcuni anni , abbia inizio alle nove e mezza: perché prima è del tutto impossibile impossessarsi del (tele)comando.
Kamillo Kromo di Altan è durato qualche tempo, con la sua rapidità per cui iniziava e già finiva, prima ancora che si scaldasse l’acqua per lavare i piatti.
Ma non c’è niente da fare: Babi vuole solo e sempre Cenerentola.
Immagino migliaia di famiglie in cui il bambino di casa guarda impassibile per la sessantesima volta lo stesso cartone animato, sorprendendosi ogni volta come la prima, e destabilizzando i genitori nel chiedere, dopo venticinque visioni: ma perché le sorellastre rompono il vestito a Cenerentola? E tu ti chiedi che cosa mai avesse capito finora, o immagini che se lo stesse chiedendo da giorni e giorni, tentando ipotesi e facendo incredibili elucubrazioni; nel frattempo i genitori si accorgono ormai del più piccolo particolare, di ogni anacronismo, dimenticando di considerare l’onnipresente elemento fiabesco, per cui non è strano che un gatto riesca a tenersi in piedi sulla coda in un film in cui la fata madrina fa di una zucca una carrozza; anticipano senza alcun entusiasmo, caricando la lavatrice, le battute dei personaggi (“in carrozza, monta, lesta, e divertiti alla festa!”).
L'adulto cinismo penetra involontariamente nella storia “è chiaro che il principe è gay, l’hanno visto con Heider a diversi incontri di stato in locali equivoci, e gli serve una copertura” “d’altra parte lei è la copertura perfetta, manca completamente di autostima, non si ribellerà come Diana Spencer”.
Marito ed io abbiamo finalmente capito perché la prima serata televisiva, ormai da alcuni anni , abbia inizio alle nove e mezza: perché prima è del tutto impossibile impossessarsi del (tele)comando.
1 commento:
Ho vissuto la stessa cosa con: Robin Hood, vari episodi dei Gormiti, Cars, Superman, vari episodi di Hanna & Barbera, Il Magico Mondo di Richard Scarry, L'Era Glaciale, Il Mio Vicino Totoro (sì, ho provato anche con Miyazaki), Mr. Bean... e chissà cos'altro che la mia misera mente è finalmente riuscita ad obliare!
Posta un commento