venerdì 30 aprile 2010

E, reclinato il capo, spirò


Può capitare che, pur non comprendendone io i motivi, un fornitore chiuda l’anno fiscale il 30 aprile.
E può capitare che lo stesso giorno il fornitore chiami, con accento tra il disperato e il minaccioso, affinché si regolarizzi con un ordine del materiale già consegnato, per la bellezza di 120.000 euro.
E da qui, può capitare di tutto.
Che non si rintracci, nel sistema gestionale, la richiesta e la bolla di consegna.
Che non si sappia assolutamente a quale spesa imputare il tutto, non trovandone traccia da nessuna parte
e nel frattempo, il fornitore chiama, e chiama, e l’affare intero sta diventando epico
Che quando con alcuni taconi pejo del buso, si decida in che modo procedere, ma il programma gestionale non si dica d’accordo, con quella volitività che a volte dimostrano i computer, inattaccabile da qualsiasi moina.
Che quando il programma, blandito come una porcellana antica con dita gentili e tocco serico, la smette di dire che l’associazione linea-sottolinea è inesistente, si cerchi di avviare la stampa, e appaia la finestra: impossibile stampare, sicuri di aver attaccato una stampante, a quel cavolo di filo?, pur con altre parole
e nel frattempo, il fornitore chiama, e chiama, e l’affare intero sta diventando epocale
Che dopo aver stampato in un altro ufficio ci si avvicini al fax per inviare l’ordine, ormai poco fiduciosi nelle potenzialità della giornata nel suo complesso, e che questo atteggiamento rassegnato sia confermato dall’impossibilità di inviare quello stramaledetto fax da quella stramaledetta macchinetta del porcoboia.
Che chiedendo in prestito spazio-fax a altri colleghi fino ad avere tra le mani l’agognata ricevuta di avvenuta spedizione, si torni al tavolo ormai stravolti, e si scopra di aver fatto un errore nell’ordine inviato, dovuto forse alle quindici volte che il sistema aveva costretto a ridigitarlo.
Che si contatti il fornitore, superando le urla con la pura perseveranza della disperazione, si invii di nuovo l’ordine e si cerchi di archiviarlo senza più trovare la pratica.

OK.
Buon fine settimana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ho appena lasciato un piccolo scritto sul post del 20 aprile della collega che se ne va. scrivo qui per fare in modo che tu in qualche modo ti accorga perchè non so se è automatico capire se uno scrive nei post vecchi. Scusa, sei troppo prolifica e il mio tempo è paradossalmente sempre meno ( per i computers, intendo, non per le persone amiche e care quale ti considero e ti penso anche se non mi faccio vivo)
ciao
Gino
P.s. complimenti, i tuoi post che sempre comunque leggo, sono eccezionali, preziosi come i tanti libri che sfoglio stancamente la sera e che mi cadono tra le mani nella disperata lotta con il sonno e la vista che peggiora...
Gino