martedì 8 marzo 2011

Ma è così importante saper leggere?


Mia nonna O., da brava maestra, mi aveva insegnato a leggere prima dell'inizio della scuola, indicandomi tutte le insegne dei negozi, durante le nostre passeggiate.
Mi sembra molto romantico aver imparato a distinguere per prime le lettere che compongono i mestieri, i nomi dei concittadini, e ricordo una cantilena di "drogheria Mussi, farmacia, sarto, studio geometra Rani, ristorante al fabbro..." che si srotolava sul nostro percorso abituale.
Avevo pensato di fare così anche con Babi.
Ma poi mi sono resa conto che ora il povero bambino imparerebbe a leggere:
golosandia
la boutique del lenzuolo
intimissimi
calzedonia
te la do io la merenda
pizzeria si può non si può
paradiso del mattone
Mondo pane
Al solito posto
Erboristeria felce e mirtillo

E così la modernità ha reso inadeguato anche il metodo della nonna.

3 commenti:

Matteo ha detto...

Forse, ma forse no.
Calarli nel mondo che li circonda abbastanza presto non credo li rovini eccessivamente, anzi. Penso che possano venire assuefatti dalla pubblicità prima che il devastante messaggio consumistico li possa raggiungere.

NEF ha detto...

Intendi: nauseare per prevenire? Interessante...

Anonimo ha detto...

è la giornata della donna, non la mia, evidentemente!!1 auguri!!!1 perchè non è la mia? perchè è la terza volta che tento di dire qualcosa e ora per scaramanzia non tento nemmeno di riassumere quello che avrei voluto scrivere! vediamo se così funziona. in due parole volevo sottolineare, slidarizzando con te per il cattivo gusto che traspare da quei goffi tentativi di originalità nelle insegne di questa triste epoca dove anche la giornata della donna è asservita al consumo.
ci riprovo!! ciao
Gino