giovedì 3 novembre 2016

Buchi nella sabbia

A volte credo di essere poco lucida, poco obiettiva, quando parlo di Malvaldi. Sarà che fa (faceva?) un lavoro che mi è caro, e che apre la testa da una parte, sarà che poi ha intrapreso un'attività che la apre dall'altra, e che mi è ancor più cara. Sarà che ha la mia età, che riconosco in lui la mia sensibilità sui più svariati argomenti, come se la sua adolescenza fosse per alcuni versi stata simile alla mia. Sarà. Ma io lo adoro, innamorata di ciò che scrive. E questo libro, pur in assenza dei cari vecchietti all'ombra dell'albero che Massimo taglierebbe volentieri, l'ho iniziato e terminato ridendo come una pazza, fotografando pagine per condividere risate notturne e scialandomela all'inverosimile. Que viva Malvaldi.

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