giovedì 9 dicembre 2010
No, non è normale
Se c'è una cosa che nell'infanzia sembra non avere la minima importanza, a meno che non influisca sugli eventi della giornata (piove, niente piscina!), è il tempo, in senso meteorologico - weahter-Wetter, anche se a ben pensarci pure il tempo - time - Zeit non viene trattato con gran considerazione fino a che non comincia inspiegabilmente a correre, verso i trenta.
Dunque, che un bambino di due anni e mezzo, durante la lettura di Pimpa e Olivia Paperina - tu sei gialla, Olivia - anche il sole è giallo - mi guardi e dica: Mamma, ma dov'è andato il sole? Non lo vedo da molto tempo, è qualcosa di molto diverso dalle consuete lamentele da conversazione da marciapiede, alla ah, signora, questa pioggia/sole/nebbia/siccità/neve.
E' qualcosa da prendere sinceramente in considerazione, per opporsi con forza al cielo-colabrodo che ci sta angustiando da troppo tempo. Ok, ora basta.
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