domenica 3 febbraio 2013

Milioni di milioni

Dopo la montagna incantata, milioni di milioni di Malvaldi è stato come andare sul tapis roulant in motorino, anche se ora ho la sensazione di aver creato una metafora controproducente. Insomma, una passeggiata. Rispetto ai romanzi del Barlume, peró, l'ho trovato forse più dilettantesco, e meno affascinante di Odore di chiuso: costruito su un dosaggio meno sapiente di gialli vecchia maniera e caciara toscaneggiante,un gigioneggiare forse un tantino eccessivo. Comunque godibile, e poi mi ha regalato uno sguardo sulla letteratura che ho voluto riportare a destra nel blog, in posizione di comando,e mi ha insegnato una tecnica di jogging interessante, visto che la nuova Nef si diletta anche di corsa, dato incredibile per chiunque mi conosca, e nel romanzo il giovane prete etiope sa di cosa parla quando si parla di correre.

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