lunedì 31 gennaio 2011

Libri di gennaio


Sono rimasta indietro con i libri, le pagine volano e le parole restano appiccicate alla memoria, meglio scrollarsele di dosso prima che cadano nelle consuete voragini dell’oblio.
D’altra parte, è infinitamente meglio che le pagine lette scorrano e quelle scritte latitino, l’effetto è molto meno dannoso per l’ecosistema.

Dunque: Crepuscolo di uno scrittore, di Francis Scott Fitzgerald. E’ un libro che riunisce racconti, articoli e saggi, dunque estremamente difficile da recensire, a tratti anche faticoso, ma nel complesso molto ma molto docente. Ho sguazzato negli anni Venti attraverso racconti che si depositavano automaticamente in quell’atmosfera pur senza puerili illustrazioni di pantaloni alla zuava, come quando si legge Montalbano e non ci si riesce a liberare del viso di Zingaretti; mi sono divertita con i racconti sui tentativi di risparmiare i primi soldi guadagnati con lo scrivere, ho imparato qualcosa sulle università americane, sulla casa di uno scrittore e sui suoi pensieri.
Poi ho letto Viva l’Italia di Aldo Cazzullo, che si ribella a questa costante e tipicamente italiana riscrittura della storia, che trasforma Risorgimento e Resistenza in momenti di cui vergognarsi, ammucchiando alla rinfusa chi ha passivamente perseguito solo la propria sopravvivenza o il proprio tornaconto con chi ha fatto una scelta che trascendeva il proprio interesse privato, spesso con la naturalezza dell’unica scelta possibile. Alla fine del libro ho riflettuto sulla domanda che ci si pone spesso: cosa avremmo fatto noi?

Non lo so, è troppo facile fingersi eroi in astratto, ma io ho conosciuto gente che per tutta la vita avrebbe potuto rispondere: io ho fatto e sto facendo altro, sempre quello che ho creduto giusto per tutti, a mio rischio; ed è un grande onore averli conosciuti.

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