mercoledì 14 dicembre 2011

Camping a vita


Ebbene: ho conosciuto una donna eroica, che pur abitando un paesino lacustre (e sul Lago di Garda, che pare attrarre moltissime persone che, follia, snobbano il mare), da giugno a settembre decide responsabilmente di trasferirsi con la famiglia in un campeggio sito sulla stessa sponda del paesino lacustre. I bambini sono più felici, dice. Ma lei e il marito, ogni mattina, scendono a patti con il bagno comunitario, asciugamano in spalla e spazzolino in mano, per poi vestirsi di tutto punto (e si sa, i commerciali si vestono come wedding planners, non come me che cado nei miei jeans direttamente dal letto), truccarsi, e partire per il lavoro, fingendo ogni sera di partire per la vacanza. 

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